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| I violini della Primavera di Vivaldi echeggiavano in lontananza sui tetti della città. Era il segno che il geniale Wisecat stava aprendo la sua officina al pubblico: tutte le mattine il grammofono scandiva delle note di musica classica, mentre il mutante spingeva le cigolanti serrande della porta e delle vetrine. Una stazione abbandonata. Certo, questa era l'officina di Wisecat. Con i suoi altissimi tetti di vetro e metallo, era il posto migliore da trasformare in hangar, per poter alloggiare anche delle grosse aeronavi. Le travature erano tipicamente un misto di mattoni e metallo, e alternavano sulle cime e ai basamenti, una serie di grifoni e creature grottesche, che il proprietario amava lucidare con cura. Si stagliavano contro la ruggine e le ossidazioni come fossero vive... e proprio questo era ciò che doveva sembrare ai visitatori. Finalmente poteva mostrare nella vetrina la foto della sua ultima creazione: un velocissimo mezzo di spostamento a ruote, perfetto per le strade di Steamtown.
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